Macchie scure sulle pareti che tendono a diventare sempre più grandi e odori sgradevoli che si diffondono per tutta la casa: le muffe sono terribili nemici molto difficili da sconfiggere perché tenaci e alimentate costantemente dall’umidità presente nelle nostre abitazioni. La loro comparsa, oltre ad essere antiestetica è anche dannosa per la nostra salute. Esistono molti tipi differenti di muffe che possono presentarsi all’interno delle nostre abitazioni. Vediamo quali sono le più comuni e i loro effetti sul nostro benessere.
Muffe: come riconoscerle
Le muffe verdi sono le più comuni all’interno delle nostre case. Possono trovarsi sia sugli alimenti che sui muri, ma mentre nel primo caso, probabilmente si tratta di Penicillium, la muffa da cui proviene il famoso farmaco, la seconda invece è più probabile che si tratti di Aspergillus. Questo tipo di muffa è stata catalogata per la prima volta, dal sacerdote e biologo italiano Pier Antonio Micheli che la chiamò così a causa della forma simile agli aspersori che si vedono nelle chiese.
Le Aspergillus hanno un colore che può variare tra il verde scuro e il nero e per sopravvivere non hanno bisogno di molta umidità, per questo proliferano anche in zone climatiche non particolarmente umide. Entrambe le muffe sono pericolose per la salute, ma l’Aspergillus ha l’aggravante di portare a vere proprie infezioni respiratorie molto dannose.
Le muffe marroni e grigie generalmente appartengono alla famiglia Cladosporium, ed entrano nelle nostre abitazioni portate dal vento e si possono appoggiare sulle pareti isolate, ma amano particolarmente tessuti e moquette dove danno vita alle loro colonie. Le muffe Cladosporium sono causa di irritazioni, pelle sensibile, infiammazioni ad occhi orecchie e gola, e possono portare a patologie come sinusite e asma. Inoltre si riproducono molto rapidamente e rilasciano spore ogni 20 minuti, infestando velocemente tutte le superfici adatte alla loro proliferazione.
Per finire, parliamo della muffa nera, forse la più pericolosa di quelle che possono crescere nelle nostre abitazioni. Il suo nome scientifico è Stachybotrys chartarum, e aggredisce principalmente cartongesso, legno, carta da parati e più in generale, qualsiasi materiale contenga fibre di cellulosa, suo habitat naturale dove prolifica con più facilità. La muffa nera è la più pericolosa in assoluto e la sua inalazione può avere conseguenze gravissime sulle persone e portare persino alla morte.
Tutte le muffe, in generale, vivono grazie all’umidità. Alcune, come abbiamo visto, non hanno bisogno di particolari percentuali di vapore acqueo per riprodursi, altre invece si trovano più a loro agio in quelle parti della casa dove si accumula la condensa e l’umidità, in generale le pareti più fredde, a contatto con l’esterno. Una cosa però è certa, qualsiasi tipo di muffa deve essere debellata con la massima rapidità, non solo per questioni estetiche ma per scongiurare malattie che possono rivelarsi molto pericolose. Vediamo come fare.
Come prevenire la comparsa delle muffe
La prevenzione si sa, è meglio della cura. Quindi, come prima cosa che possiamo fare per difenderci dalle muffe è verificare il tasso di umidità all’interno delle nostre abitazioni. Lo possiamo fare facilmente acquistando l’igrometro, uno strumento che ci permette di misurare il tasso di umidità delle pareti, del legno e, in generale, dell’ambiente in cui ci troviamo. Verificata la presenza di umidità superiore al 50% , sappiamo che la nostra abitazione è a forte rischio di muffe, quindi ridurre il vapore acqueo presente in casa è la prima mossa da fare.
Un rimedio efficace sono i deumidificatori. In commercio potete trovarne due tipologie, quelli passivi e quelli elettrici. I primi sono delle piccole scatole contenenti sali assorbi-umidità, (ma potete trovarne anche con gel o cristalli ). Il materiale assorbente, dopo qualche mese, si esaurirà e al suo posto troverete l’acqua che è stata drenata dall’ambiente. Ricaricando ed eliminando l’acqua dalla vaschetta sarà pronto per essere nuovamente usato. Il suo prezzo è molto basso, si aggira intorno ai 15 euro, ma è funzionale in ambienti abbastanza piccoli, come cantine e ripostigli.
Se invece il vostro problema di umido è più impegnativo, potete comprare un deumidificatore elettrico, il cui costo parte dai 60 euro e può arrivare a superare i 500 euro. Ma già i piccoli elettrodomestici economici sono più che sufficienti per eliminare l’umidità da ambienti domestici di medie dimensioni. In questo modo la vostra casa non rischierà più di essere presa di mira da muffe.
Ma se invece, le muffe vi hanno già attaccato? Vediamo insieme i passi da compiere.
Come rimediare
Se siete arrivati troppo tardi e nella vostra casa avete già notato piccole macchie nere o verdi, vi dovete subito affidare a un prodotto specifico, uno spray che potrete trovare in qualsiasi negozio di ferramenta ben fornito. Questi prodotti contengono principalmente candeggina, che uccide le muffe e sbianca nuovamente le pareti, che però, dovrete comunque rimbiancare. A tal proposito esistono in commercio, specifiche vernici anti muffa, che possono aiutarvi a non far ripresentare il problema. Utilizzate sempre una mascherina quando iniziate il trattamento. Infine, l’installazione di un deumidificatore vi garantirà la risoluzione definitiva del problema, perché togliendo l’umidità dagli ambienti, eliminerete anche la condizione primaria che fa proliferare la muffa.