- 1 Come funzionano i deumidificatori ad azione passiva?
- 2 Sacchetti al gel di silicio
- 3 Qualche consiglio pratico
L’umidità può essere un bel guaio: causa muffe, cattivi odori e può essere anche causa di allergie. Per ovviare al fastidioso problema, possiamo rivolgerci ai deumidificatori, ovvero quegli apparecchi che, attraverso un sistema di serpentine, filtrano il vapore acqueo presente nell’aria e lo trasformano in acqua. Ma, come sappiamo, questi elettrodomestici hanno bisogno di corrente per poter funzionare, ma può succedere che proprio in quell’ambiente dove avremmo così tanto bisogno di sconfiggere l’umidità, non abbiamo la presa della corrente. Questo accade spesso nei ripostigli o negli armadi, piccole cantine e soffitte, insomma tutti quegli ambienti che spesso sono anche i più umidi per mancanza di luce naturale e areazione. Esiste però una soluzione in commercio veramente smart. Parliamo dei deumidificatori a ad azione passiva, ovvero quei kit assorbi umidità che funzionano con gel, cristalli o sali potenziati che intrappolano l’umido senza bisogno di ausili meccanici.
Come funzionano i deumidificatori ad azione passiva?
Possono avere una forma semplice, come una vaschetta per i pesci, oppure essere di design e dotati di ventole che aiutano ad incanalare l’aria, ma funzionano tutti più o meno nello stesso modo. Questi deumidificatori, infatti, utilizzano materiali assorbenti, che, una volta entrati in contatto con l’aria, filtrano e trattengono le particelle d’acqua. Man mano che il tempo trascorre, i sali (o qualsiasi altro materiale assorbente utilizzato) risulteranno umidi e si scioglieranno nella vaschetta insieme all’acqua raccolta. E’ necessario, quindi ricaricare i sali con una certa regolarità, o almeno, appena questi vengono esauriti.
Il prezzo di questa tipologia di deumidificatori varia a secondo del modello, del design e del materiale assorbente utilizzato. Alcuni assomigliano a veri e propri oggetti di arredamento e possono essere anche arricchiti con essenze profumate, ma in generale, i modelli in commercio hanno tutti la stessa efficacia e il prezzo cambia più per un fattore estetico che di vera funzionalità. Un ottimo deumidificatore passivo si può trovare a partire dalle 6/10 euro
Ricordiamoci però che i deumidificatori ad azione passiva non possono soddisfare le esigenze di ambienti molto ampi. Infatti, quella più preformanti, possono assorbire al massimo 40 litri in tutto il loro ciclo di vita, quindi fino a quando il sale non sarà sciolto del tutto. Per avere un termine di paragone, in commercio troviamo deumidificatori elettrici che assorbono 40 litri al giorno, una bella differenza. Per questo è consigliabile utilizzarli solo per zone specifiche, dove non arriva la corrente, oppure per ambienti particolarmente piccoli e chiusi.
Sacchetti al gel di silicio
Una nota a parte la meritano i sacchetti con gel di silicio all’interno. Questi piccoli deumidificatori ricaricabili sono fatti apposta per asciugare piccolissimi oggetti, come scarponi da sci o trekking, ma sono utili anche da tenere in auto, per evitare le fastidiose condense nelle mattine di inverno o l’effetto serra che in estate percepiamo all’interno delle macchine dopo una giornata sotto il sole. Un altro utilizzo utile è quello dentro armadi, cassettiere e scarpiere. Soprattutto in quest’ultimo caso, è interessante notare la funzione assorbi odore, che pare essere molto efficace anche in queste condizioni “estreme”.
Qualche consiglio pratico
Se non potete installare un deumidificatore meccanico, esistono comunque alcuni accorgimenti che vi potranno aiutare a tenere sotto controllo l’umidità nelle vostre stanze. Prima di tutto, provate ad abbassare leggermente il calore dell’acqua della doccia e ad aprire le finestre subito dopo aver finito , in questo modo ridurrete meno vapore e quindi meno umidità . Stesso suggerimento vale quando cucinate: un coperchio sulla pentola che bolle vi farà risparmiare energia elettrica e impedirete al il vapore acqueo di disperdersi nell’aria di casa; aprite poi immediatamente la finestra mentre scolate l’acqua per far uscire l’umidità.
Ultima nota: alcuni tipi di piante domestiche producono moltissima umidità. E’ il caso quindi, di informarsi prima su quali siano quelle più adatte a noi e, comunque, non esagerare col numero di piante in casa. Prediligete ficus, palme da cocco e magari azalee che, oltre ad avere ottime proprietà filtranti, diminuiranno la percentuale di umidità nei vostri appartamenti.