- 1 Valutazioni preliminari prima dell’acquisto del deumidificatore
- 2 Il deumidificatore: il nostro migliore alleato
- 3 Deumidificatori con ionizzatore
- 4 Attenzione alle piante
Usare un deumidificatore è un’ottima soluzione per rimuovere i problemi legati all’umidità. Sappiamo infatti, che gli ambienti umidi nelle nostre abitazioni possono essere causa di sono fastidiosi disturbi che possono coinvolgere la nostra salute. Non solo, gli ambienti troppo umidi tendono a creare maggiore condensa, che sedimentandosi sulle pareti, crea muffa e macchie di umidità difficili da debellare. Quando arriva il periodo estivo, poi, quella sensazione sgradevole di umido ci fa percepire il caldo in maniera più intensa, e diventa un vero e proprio guaio che può rovinarci le notti di sonno e mettere a rischio il benessere della nostra quotidianità. Vediamo allora come scegliere un deumidificatore efficace e quali sono gli accorgimenti che possiamo mettere in atto per limitare o addirittura eliminare definitivamente l’umidità dalle nostre case.
Valutazioni preliminari prima dell’acquisto del deumidificatore
Sappiamo quanto umidità c’è nelle nostre case e da cosa è generata? Rispondere a questa prima domanda ci aiuta ad essere consapevole e porre in essere azioni mirate che ci aiutino effettivamente a ridurre l’umidità.
Una prima mossa intelligente potrebbe essere quella di acquistare un igrometro, un particolare strumento che ci permette di misurare l’umidità. Il costo non supera i 20 euro e potrete in tutta facilità, monitorare i livelli di umidità nelle varie stanze e nei diversi momenti della giornata.
E’ possibile che, per esempio, l’umido aumenti quando state cucinando o dopo una doccia, allora saprete che aprire le finestre durante queste operazioni ridurrà il rischio di accumulo dell’umido.
Il deumidificatore: il nostro migliore alleato
Ora che conosciamo la causa dell’umido nelle nostra abitazione e sappiamo quando e dove si forma maggiormente, possiamo passare alla scelta del deumidificatore che fa al caso nostro. Prima di tutto verifichiamo l’ampiezza dei volumi delle stanze dove vogliamo installarlo. Viene da se che per stanze piccole la potenza può essere bassa, mentre in stanze dai soffitti alti, dovremmo ricorrere a qualche cosa di più potente. Nelle stanze di dimensioni ridotte, l’ideale può essere un deumidificatore passivo.
Parliamo di quegli oggetti dotati di un sistema di ventole che si riempiono con materiali essiccanti e assorbenti, come gel e sali. Sono piccoli, ovviamente silenziosi, dato che non necessitano di energia, e sicuramente economici. Ne esistono moltissimi in commercio e alcuni sono anche molto belli e assomigliano quasi ad oggetti di arredamento. L’inconveniente è che il materiale assorbente finisce e siamo costretti a sostituirlo in maniera regolare. Questo può essere fastidioso, soprattutto se non troviamo le ricariche adatte o se non riusciamo a riacquistarle per tempo.
Un altro lato negativo, come accennato, è la poca potenza di queste tipologie di deumidificatore, che possono essere usate solo in ambienti piccoli o poco umidi, pena l’inefficacia dell’accorgimento. Quando abbiamo ambienti grandi è , dunque preferibile, l’acquisto di un deumidificatore elettrico. Questi modelli che hanno bisogno di energia, e quindi vanno attaccati alla presa elettrica, catturano l’aria attraverso un sistema di piccole ventole che spingono l’aria sulle serpentine. In questo modo le particelle di vapore vengono separate e condensano, trasformandosi in acqua che verrà poi raccolta nell’apposita vaschetta. Ne esistono di tantissimi modelli sul mercato e il loro costo varia dalle poche decine di euro fino a superare le 400, per modelli di design con funzioni aggiuntive come il combi riscaldamento/raffreddamento e modalità per l’asciugatura della biancheria.
Un’opzione da prendere in considerazione è la scelta di un apparecchio portatile. Questa rappresenta sicuramente la soluzione più economica ed è pratico nel caso si vogliate deumidificare più ambienti della casa, a seconda dell’orario e delle necessità. La loro versatilità li ha resi uno degli acquisti più apprezzati, soprattutto perché, essendo portatili, è possibile metterli facilmente nel bagagliaio dell’auto e venire trasportati nelle case vacanze, bungalow e tende.
Visto che questi apparecchi sono utili anche per filtrare l’aria dalle impurità, potremmo volere una soluzione che presenti filtri, oppure i più moderni ed efficaci deumidificatori agli ioni attivi. Vediamo cosa sono e a cosa servono.
Deumidificatori con ionizzatore
Un deumidificatore con modalità ionizzatore, ha lo scopo di purificare maggiormente l’aria che respiriamo, attraverso un meccanismo che, le molecole di ioni prodotte interagiscono con i residui di polvere, pollini e fumo, così da farli sedimentare sulle superfici invece di lasciarli liberi nell’aria. In questo modo, i soggetti particolarmente allergici o più delicati come bambini e anziani potranno godere di un ambiente più salubre, evitando fastidiosi problemi di salute legati all’apparato respiratorio.
Attenzione alle piante
Probabilmente non ci abbiamo mai pensato, ma è facile intuire perché, anche le piante, possono portare un aumento dell’umidità nelle nostre abitazioni. Una buona idea è quella di limitare il numero di piante da appartamento, così da contribuire alla riduzione dell’umidità domestica. Ovviamente non vogliamo suggerirvi di eliminarle tutte, ma solo di fare attenzione e tenerne in casa un numero congruo. Scegliete, poi, preferibilmente qualità di piante come ficus, azalee e palme, che aiutano, anzi, a ridurre l’umido e a filtrare lo smog.